Leopardo o panthera pardus? Ecco chi è questo grande felino
Nel corso dell’ultimo anno in OVUD, l’Ospedale Veterinario Universitario Didattico dell’Università di Padova, sono stati visitati diversi grandi felini. In particolare, nell’ultimo periodo due leopardi adulti, Jack e Viper, e diversi cuccioli sono stati curati dai medici veterinari, sia in Ospedale, sia nella struttura che li ospita.
OVUD rappresenta sicuramente un riferimento nel territorio per i giardini zoologici e le mostre faunistiche permanenti. I medici veterinari specialisti dell’Ospedale riescono infatti a gestire al meglio anche questi animali non convenzionali, grazie alle competenze acquisite nel tempo attraverso la formazione continua e la ricerca clinica. Di fondamentale importanza è in questi casi la conoscenza approfondita delle pratiche di anestesia e gestione dei grandi animali. Spazi e strumentazione adeguata e personale competente, come quelle presenti in OVUD, permettono visita, diagnosi e cura di animali delle diverse specie.
I leopardi recentemente portati in OVUD, vivono stabilmente presso la collezione faunistica Tiger Experience, che con l’Associazione Wildside of Magic dà una casa a grandi felini (leopardi, leoni, tigri) provenienti anche da situazioni difficoltose trovando cure appropriate e serenità. Jack e Viper, due animali di 16 e 17 anni, dopo essere stati visitati nella struttura dove vivono dai medici veterinari dell’Ospedale, sono stati trasportati all’OVUD per eseguire approfondimenti diagnostici quali radiografie, ecografia addominale e cardiaca, visita ortopedica, prelievi ematici.
Ma, chi sono questi grandi felini? E da dove provengono?
I leopardi, nella tassonomia linneana Panthera pardus, sono grandi felini, appartenenti all’ordine dei carnivori. Le particolarità di questo animale sono essenzialmente due: la loro distribuzione uniforme ed ampia nei territori dell’Africa (centrale e meridionale) e dell’Asia, e la loro classificazione in otto sottospecie. La loro distinzione avviene in base al colore della pelliccia e alla grandezza delle macchie.
L’habitat nel quale si incontra Panthera pardus è quello delle zone desertiche, semi-desertiche, e aride. Alcune sottospecie prediligono ambienti montuosi, altre le praterie della savana. Panthera pardus, si legge nel sito dell’IUCN (International Union for Conservation of Nature), vive e sopravvive in territori che non vedono la presenza di altri grandi carnivori.
Dagli studi e dai dati provenienti da IUCN le otto sottospecie di leopardo, Panthera pardus e la loro collocazione geografica sono le seguenti:
- Panthera pardus pardus (Linnaeus, 1758): Africa
- Panthera pardus nimr (Hemprich & Ehrenberg, 1833): Arabia
- Panthera pardus saxicolor (Pocock, 1927): Asia Sud-occidentale
- Panthera pardus melas (Cuvier, 1809): Java
- Panthera pardus kotiya (Deraniyagala, 1956): Sri Lanka
- Panthera pardus fusca (Meyer, 1794): Sub-continente Indiano
- Panthera pardus delacouri (Pocock, 1930): Asia Sud-orientale, Cina meridionale
- Panthera pardus japonensis (Gray, 1862): Cina settentrionale
- Panthera pardus orientalis (Schlegel, 1857): Estremo oriente Russo, Penisola Coreana e Cina nord-orientale
L’International Union for Conservation of Nature (IUCN) è l’Unione internazionale per la conservazione della natura; essa rappresenta una risorsa indispensabile per chi ha a che fare con la salvaguardia degli animali e rappresenta l’ente nel quale trovare l’elenco delle specie inserite nelle cosiddette liste rosse (IUCN Red List), un database ricco di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali. Alcune liste rosse sono presenti anche in Italia e si possono leggere qui.
Panthera pardus all’interno delle liste rosse, è classificato come vulnerable. La numerosità dei leopardi ha tendenza decrescente; questo sta ad indicare che questi animali stanno diminuendo, man mano, nel corso del tempo con la conseguenza che, se non sono rispettate le diverse normative che li tutelano, potrebbero arrivare in modo più o meno veloce a situazioni più preoccupanti come la classificazione tra le specie a rischio di estinzione (endangered).
Per garantire una migliore sopravvivenza alle specie animali, e per regolamentare la loro detenzione e commercio,esiste il CITES, Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione. Vista la loro condizione di animali vulnerabili, i leopardisono inseriti nell’Appendice 1 del CITES, ovvero compaiono nella lista delle specie animali considerate in pericolo.
Quali sono allora le minacce (threaths secondo IUCN) che questi animali devono affrontare? Sono diversi i fattori che influenzano la vita di questi animali: la frammentazione dei territori, che ha ridotto notevolmente la numerosità delle prede, la conversione del terreno a favore dell’agricoltura, la caccia illegale, non regolamentata, che ha portato ad uno stravolgimento del loro habitat. Molte volte, inoltre, questi animali sono abbattuti perché ritenuti responsabili dell’uccisione dei capi di bestiame.
È possibile preservare questi animali? Come molte altre specie, anche Panthera pardus può nascere e crescere in cattività, sempre nel rispetto delle normative internazionali e delle disposizioni relative alla detenzione degli animali in cattività che si possono leggere qui. Diversi sono gli studi che approfondiscono questo tema, in particolare in Shoemaker, Alan H. (1983) “Population Dynamics of Pedigree, Panthera Pardus ssp, in Captivity.” Zoo Biology 2 1983: 79-91 si dimostra che vivere in cattività per un leopardo può rappresentare l’opportunità di una vita più longeva, con la possibilità di poter riuscire a dare vita a nuove generazioni di animali. Il prolungamento della aspettativa di vita dei soggetti in cattività è dovuto a minore competizione con altri individui, disponibilità di cibo, possibilità di accudimento e spesso cura in caso di malattia oltre alla prevenzione delle patologie.
Anche per questi motivi è importante la presenza di strutture come l’OVUD di Padova. La collaborazione tra il proprietario e i medici veterinari consente di monitorare e seguire le condizioni di salute di soggetti più anziani. Viper e Jack in questo caso necessitavano di visite specialistiche, e solamente determinate conoscenze in ambiti specifici della medicina veterinaria hanno potuto risolvere i loro problemi.
Lo sapevi che la pantera nera in realtà è un leopardo?
La pantera nera, infatti, non è una specie a sé stante, bensì un leopardo di colorazione melanica. La pigmentazione dovuta alla melanina appare nera, in realtà il manto è composto da macchie nere su sfondo nero.