I medici veterinari di OVUD nel Veterinary Journal

Cos’è successo nell’ultimo periodo all’OVUD, l’Ospedale Veterinario Universitario Didattico?

Qualcosa di importante per l’equipe di diagnostica per immagini: l’articolo “Use of deep learning to detect cardiomegaly on thoracic radiographs in dogs” è stato pubblicato sul The Veterinary Journal, una tra le più importanti riviste nel panorama della Medicina Veterinaria.
Tommaso Banzato, responsabile dell’Unità operativa di Radiologia dell’O.V.U.D., in collaborazione con Silvia Burti, Valentina Longhin Osti e il direttore del Dipartimento MAPS, Alessandro Zotti, ha sviluppato un algoritmo in grado di individuare la presenza di cardiomegalia, ossia di un ingrandimento delle dimensioni del cuore, dagli esami radiografici del cane. La cardiomegalia è uno (ma non il solo) dei segni associati alla presenza di malattia cardiaca, nel cane come nell’uomo.

La presenza di questa alterazione sulle immagini radiografiche può sfuggire anche al medico veterinario più attento e, in questo contesto la nuova metodica proposta potrebbe risolvere diversi problemi.

Come funziona l’algoritmo?

Si basa su due elementi essenziali: le reti neurali convoluzionali (CNN: Convolutional Neural Networks) e il VHS (Vertebral Heart Score), un punteggio che generalmente viene utilizzato dal veterinario specialista per quantificare le dimensioni radiografiche del cuore. È proprio a partire dal punteggio e dalle immagini radiografiche che l’algoritmo è in grado di rilevare la presenza o meno di cardiomegalia nel paziente canino.

Come quando si scattano delle foto e si caricano online. Quando la pagina non si carica è comunque possibile leggere una breve descrizione di cos’è rappresentato, cosa si potrebbe eventualmente guardare. Ci “dice” cosa si vede nello scatto; lo stesso fa l’algoritmo, dà un piccolo aiuto ai medici veterinari, descrivendo “cosa si potrebbe notare” nell’immagine radiografica.

  

Come aiuta il medico veterinario?

Da un supporto notevole al medico veterinario, a prescindere dalla sua esperienza, nell’interpretazione delle immagini radiografiche, segnalando l’eventuale presenza di cardiomegalia. Questo supporto risulta tanto più utile vista l’eterogeneità nella conformazione del torace tipica di questa specie. L’algoritmo è allora un ausilio diagnostico rapido e certo che può potenzialmente permettere una identificazione di un ingrandimento delle dimensioni del cuore prima della comparsa dei sintomi di malattia cardiaca.

Dove è apparsa la notizia?

Di questo ne hanno parlato in molti, tra i quali:

Per leggere il comunicato stampa, clicca sui download qui sotto.

La pubblicazione, si può leggere direttamente nel sito del The Veterinary Journal, è open access ed è scaricabile, sempre a questo link.

L'Equipe di Diagnostica per immagini, gli autori dell'articolo.